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L'Hip Hop oggi è una delle forme musicali più dominanti e influenti al mondo.

Ha influenzato la moda, l'arte, il linguaggio e la cultura giovanile in generale.

L'Hip Hop ha anche dimostrato la sua capacità di unire persone di diverse origini attraverso la sua forza unificante e il suo spirito di espressione personale e autenticità.

Nel suo 50° anniversario, l'Hip Hop merita una celebrazione che riconosca il suo impatto culturale, la sua capacità di trasformare e ispirare, e la sua incessante innovazione.

Mentre guardiamo al futuro, è importante onorare le radici e i pionieri di questo movimento, mentre continuiamo a sostenere gli artisti che stanno modellando l'Hip Hop per le generazioni a venire.

La sua eredità vivrà attraverso le menti creative e le voci uniche di coloro che lo abbracciano, difendono e portano avanti.

L'11 agosto 1973, nel quartiere del Bronx a New York, un momento epocale nella storia della musica moderna ebbe luogo: nacque l'Hip Hop.

Quel giorno segnò l'inizio di una rivoluzione culturale che avrebbe trasformato la musica, la moda, la danza e l'arte, influenzando generazioni di artisti e appassionati di tutto il mondo.

All'inizio, l'Hip Hop era era un movimento culturale completo che abbracciava la musica, la danza, l'arte visiva e la poesia.

Nei quartieri del Bronx, i giovani utilizzavano la loro creatività per sfuggire alla dura realtà sociale che li circondava.

DJ come Kool Herc iniziarono a organizzare block party, suonando breakbeat e campionando parti strumentali delle canzoni per creare groove irresistibili che facevano ballare le folle.

Negli anni '80, l'Hip Hop si espanse oltre i confini del Bronx e iniziò a guadagnare popolarità a livello nazionale e internazionale. Il rap divenne uno dei pilastri fondamentali dell'Hip Hop.

Negli anni '90, l'hip-hop si sviluppò ulteriormente, abbracciando sottogeneri come l'East Coast rap, l'West Coast rap e il gangsta rap.

Venerdì 11 agosto 2023 festeggiamo il 50°compleanno della cultura Hip Hop!


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7 consigli essenziali per organizzare una battle di successo


Le battle riuniscono ballerini che vogliono esprimere il proprio talento confrontandosi con gli altri, con l'obiettivo di giudicare la propria abilità artistica e stabilire la propria reputazione.

Questo formato mette in evidenza alcuni dei fondamenti dell'hip hop, compreso il superamento dei propri limiti e una sana competizione tra rivali.

Organizzare battle è diventato rapidamente molto popolare e può essere adattato a qualsiasi dimensione di evento, piccolo o grande e a tutti i tipi di pubblico, siano essi professionisti o principianti.

Organizzare una battle è alla portata di tutti, o quasi...


Ecco 7 consigli essenziali per organizzare con successo la tua battle:


  1. STRUTTURA LA TUA ORGANIZZAZIONE per organizzare un evento devi avere una personalità giuridica, asd/ssd/a.c./ditta individuale/srl...

  2. SCEGLI LE DISCIPLINE puoi optare per una battle monodisciplinare (es. solo BREAKING, solo KRUMP...) oppure puoi optare per una battle pluridisciplinare (con più stili) inoltre una variabile è rappresentata anche dalle categorie (1vs1, 2vs2, crewvscrew...7tosmoke...e poi ancora kids, junior, senior....)

  3. TROVA UN MC è fondamentale trovare un bravo maestro di cerimonia che guidi la battle, la riuscita dell'evento dipende al 33% da questo fattore!

  4. TROVA UNA GIURIA è fondamentale trovare una giuria attrattiva e qualificata per la tua battle, la riuscita dell'evento dipende al 33% da questo fattore!

  5. SCEGLI UN BJ è fondamentale trovare una B(battle)J(jokey) ovvero un dj specializzato in battle, lui saprà esattamente tradurre le dinamiche della battle in musica e sarà sempre pronto a tappare i buchi in caso di ripescaggi, spareggi... la riuscita dell'evento dipende al 33% da questo fattore!

  6. SCEGLI UN SISTEMA DI VENDITA una volta che l'organizzazione della battle è avviata resta da affrontare un tema fondamentale ovvera la vendita dei ticket d'iscrizione e la vendita dei ticket per il pubblico. Puoi decidere di occupartene tu, però per fare questo hai assoultamente bisogno di avere un sito web affinchè i partecipanti abbiano fiducia nella tua azienda e si rendano conto che il tuo è un prodotto professionale, oppure puoi utilizzare vari siti/piattafome che si occupano di questo (dietro piccolo compenso solitamente in percentuale ai costi dei biglietti) e a tal pro con una ricerca su goole troverai davvero decine di proposte!

  7. CREA CANALI PROMOZIONALI/COMUNICATIVI . la buona riuscita dell'evento è possibile grazie al pubblico pertanto per avere un pubblico interessato, qualificato, motivato, dovrai promuoverti e targhettizzare il pubblico più adatto al tuo evento. Hai vari strumenti a disposizione, i tuoi contatti, i contatti dei ballerini partecipanti al battle, i social media.



Bene che dire! Ti sarai sicuramente fatt@ un'idea di quanto complicato e semplice al tempo stesso sia organizzare un battle!

Se pensi di farcela da solo allora inizia subito la pianific

azione, se però volessi qualche consiglio da chi lo fa di lavoro da anni non esitare a contattarci!! @europehiphopmovement (fb/inst) oppure +39 345.4384034 (whatsapp)




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Oramai a tutti è noto che l'Hip Hop, che fu subito definito una CULTURA, ha un proprio compleanno: 11 agosto 1973!

Tuttavia questa data fu stabilità solo decenni dopo la sua nascita e rappresenta una data simbolica legata al party organizzato da Dj Kool Herc al 1520 di Sedwick Avenue, Bronx di N.Y. City, party in cui Kool Herch mise a punto la sua nuova tecnica di mixaggio con doppio vinile per rendere più lunghe le fasi di break beat a favore dei breaker!

Ma forse quello che molti non sanno è chi coniò il termine Hip Hop e quando!

A Keith "Cowboy" Wiggins, membro di Grandmaster Flash and the Furious Five,

viene accreditata la coniazione del termine HIP HOP nel 1978,

si dice che mentre prendeva in giro un amico che era appena entrato nell'esercito degli

Stati Uniti cantava usando le parole inventate "hip / hop / hip / hop "in un modo

che imitava la cadenza ritmica dei soldati in marcia, successivamente i Sugar Hill Gang

inserirono la parola all'interno della loro hit RAPPERS DELIGHT ( «I said a hip hop, a

hippie, a hippie to the hip hip hop»), tuttavia la prima volta che si sente di parlare di

HIP HOP è sulla rivista THE VILLAGE VOICE ad opera del giornalista STEVEN HAGER

che pubblicò nel 1984 il libro Hip Hop.


Keith "Cowboy" Wiggins










THE VILLAGE VOICE


a special section: HIP HOP NATION

















txt: Johnny Street

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